Sanremo: il trash imperversa ma vince “La noia”

ANGELINA MANGO STELLA NASCENTE DELLA CANZONE ITALIANA

a cura di Tiziana Etna ed Elisa Heusch


C’è da dire che Amadeus è riuscito ad avvicinare  i giovanissimi al festival; è forse il motivo dell’esito della serata dei duetti? E magari anche di una parte del risultato finale di questa edizione? 

Negli ultimi festival la scelta dei brani da parte del direttore artistico ha dato ampio spazio ad un mondo che sta cambiando, per alcuni forse troppo; tuttavia sono proprio gli stream e le azioni social a portare sul palco dell’Ariston artisti sconosciuti al panorama televisivo, ma apprezzati in radio e su Spotify. Resta di fatto che grandi competenze e talento si sono visti solo nelle generazioni precedenti, ad esempio nei co-conduttori come Giorgia, Teresa Mannino, Lorella Cuccarini, o negli ospiti: Eros Ramazzotti, Gigliola Cinquetti o i Jalisse. Fonti esterne hanno fatto notare, non soltanto il talento, ma anche la bellezza esteriore e l’eleganza degli ultra cinquantenni, almeno al cospetto dei giovani che invece risultano tutti un po’ deturpati ed omologati al trash che imperversa. E’ stato il festival degli uomini con con la gonna, del “batti il cinque”  e dei “Ciao Ama!“. È cambiato  anche lo slogan: da “ Perché Sanremo è Sanremo” a “Sanremo ti Ama”, tanto per restare in tema.

la Top Five dal Palco dell’ Ariston. Da sinistra Ghali, Geolier, Irama, Annalisa, Agelina Mango, Amadeus e Fiorello

Facendo un bilancio complessivo, questo 74º Festival di Sanremo ci è piaciuto, oltre che per l’intervento dei co-conduttori – tra questi anche Marco Mengoni – e di alcuni ospiti italiani e stranieri, stendendo invece un velo pietoso sul ballo del qua qua e sulla triste ospitalità riservata a John Travolta, anche per le fantastiche scenografie, i giochi di luci e gli anniversari di alcuni pezzi che hanno offerto momenti di grande emozione, tra i quali il tributo a Toto Cutugno o a Pino Mango. A Fiorello si perdona tutto e anche quest’anno è riuscito a dare un valore aggiunto alla conduzione di Amadeus. 

Geolier abbraccia la vincitrice Angelina Mango

Non ci è piaciuto del tutto  il verdetto finale e lo scontento si è manifestato alla proclamazione della top five. Avremmo voluto un maggior apprezzamento per Maninni, Diodato, Renga e Nek, Alessandra Amoroso e Loredana Bertè, se pur quasi tutti d’accordo su Angelina Mango vincitrice del 74’ Festival della Canzone Italiana e di altri due premi: Premio Sala Stampa Lucio Dalla e Premio Giancarlo Bigazzi  per la miglior composizione musicale. 

Il Premio Sergio Bardotti miglior testo è stato assegnato a Fiorella Mannoia; il Premio della Critica Mia Martini a Loredana Bertè.  Nella Top Five:

5’ Irama – 4’ Ghali – 3’ Annalisa – 2’ Geolier e 1‘ Angelina Mango con “La noia”.

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